Consiglio dei Ministri n. 68 del 28/09/2007
Comunicato stampa del Governo 29 Settembre 2007
La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri alle ore 17,15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Enrico Letta.
Hanno partecipato alla discussione i Presidenti delle Regioni a Statuto speciale: Luciano Caveri (Valle d’Aosta) e Lorenzo Dellai (Trentino Alto Adige e provincia autonoma di Trento). Per la regione Friuli Venezia Giulia ha partecipato, in rappresentanza del Presidente, l’assessore al bilancio Michela Del Piero.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, ha approvato all’unanimità l’annuale manovra finanziaria, consistente in:
Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2008:
Nota di aggiornamento del Documento di programmazione economica e finanziaria per gli anni 2008-2111;
disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato- legge finanziaria 2008;
disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2111;
un decreto-legge che reca disposizioni urgenti in materia finanziaria.
La manovra si completerà con un collegato “di sessione” previdenza-lavoro, che dà seguito al Protocollo di luglio 2007.
La manovra complessiva si sviluppa a partire dagli obiettivi raggiunti con la Finanziaria dello scorso anno e orienta le risorse pubbliche verso la crescita, l’equità sociale e la stabilità.
Punti essenziali del complesso delle misure approvate sono: una Finanziaria più snella e trasparente; l’avvio della riduzione della pressione fiscale; il riutilizzo delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale per casa, non autosufficienti, fasce deboli; la semplificazione e la riduzione dei costi fiscali per le imprese; la piena applicazione del Protocollo del 23 luglio scorso; un forte impulso alle infrastrutture, all’università e alla ricerca; la razionalizzazione e le risorse aggiuntive per la sicurezza; il sostegno alla cooperazione; la riqualificazione della spesa pubblica e la riduzione dei costi della politica.
L’azione di risanamento dei conti pubblici, che nel 2007 ha permesso di raggiungere risultati migliori delle previsioni, proseguirà nel 2008 con la progressiva riduzione del deficit e del debito.
Il rapporto deficit-PIL, che per il 2007 è del 2,4%, sarà del 2,2% nel 2008, confermando gli obiettivi di finanza pubblica sottoscritti in sede europea. Il debito pubblico, che ha ripreso a scendere nel 2007, si ridurrà progressivamente fino a portarsi sotto il 100% già nel 2010. L’avanzo primario, che nel 2006 era pressoché azzerato, nel 2007 è stato significativamente ricostituito (2,5% del PIL) e nel 2008 sarà pari al 2,6%. La pressione fiscale, rispetto al tendenziale, diminuisce.
Il Bilancio dello Stato è stato semplificato attraverso una riclassificazione per missioni e programmi che consente una sua lettura trasparente e agile.
Gli interventi approvati dal Consiglio dei Ministri si articolano in:
decreto-legge per 7,5 miliardi di euro con effetti immediati sul 2007;
disegno di legge finanziaria per gli anni 2008-2010 del valore di 11 miliardi.
Il decreto legge prevede riduzioni fiscali per 2,2 miliardi di euro e investimenti per circa 3,4 miliardi. In questo ambito, sono stati destinati 910 milioni in aiuti alla cooperazione allo sviluppo, 500 milioni di euro per l’anticipo del contratto del pubblico impiego e 150 milioni aggiuntivi per il capitolo 5 per mille.
Il disegno di legge finanziaria, la cui entità è inferiore di oltre un terzo alla manovra dello scorso anno, è interamente dedicato a equità e sviluppo, non dovendo destinare risorse alla riduzione del deficit. Le risorse sono reperite attraverso maggior gettito per 6,3 miliardi di euro e tagli di spesa per 4,6 miliardi.
Con le misure fiscali del decreto-legge si realizza l’obiettivo previsto nella Finanziaria per il 2007 di redistribuire una parte delle entrate ottenute con il recupero dell’evasione.
Questi i principali provvedimenti fiscali contenuti nel decreto-legge e nel disegno di legge:
un sostegno economico corrisposto per via fiscale ai contribuenti IRPEF per i quali l’imposta netta sia risultata uguale a zero a causa delle modeste condizioni di reddito, commisurate anche all’ampiezza dell’eventuale nucleo familiare. Il sostegno economico si tradurrà in 150 euro netti per ogni contribuente e per ciascuno dei familiari a suo carico. I lavoratori dipendenti ed i pensionati potranno ottenere queste somme attraverso il datore di lavoro o l’ente previdenziale (il sostituto di imposta) e gli altri contribuenti interessati attraverso la dichiarazione dei redditi;
sconti fiscali anche per l’abitazione, sia per i proprietari, sia per gli affittuari. Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili con un reddito individuale non superiore ai 50 mila euro annui potranno sommare all’attuale detrazione ICI di 103,29 euro un’ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello Stato centrale, pari al 30 per cento dell’aliquota base dell’Ici. Compresa la detrazione già in vigore, lo sconto di imposta non potrà superare i 303,29 euro l’anno per contribuente. Per gli affittuari (con contratto di affitto registrato), lo sconto sarà di 300 euro l’anno per gli inquilini con reddito complessivo Irpef fino a 15.494 euro lordi l’anno e di 150 euro l’anno per i contribuenti con un reddito complessivo compreso tra 15.494 e 30.987 euro lordi l’anno. La detrazione non è prevista per i titolari di alloggi popolari assegnati, i quali pagano un canone già fortemente scontato. Agli affittuari a basso reddito o a coloro i quali non sono tenuti a pagare l’Irpef (tanto sono bassi i loro redditi) verranno corrisposte le stesse somme;
per i non autosufficienti sono previsti interventi pari a 200 milioni di euro;
novità e semplificazioni degli adempimenti fiscali sono previste per circa un milione di piccoli imprenditori. Per le imprese l’IRES scende di 5 punti e mezzo, dal 33 al 27,5%, a partire dal 1° gennaio 2008. Di questo taglio potranno beneficiare anche le società di persone e le ditte individuali che reinvestono gli utili in azienda. Anche l’IRAP cala significativamente, passando dal 4,25 al 3,9%. Il complesso delle misure fiscali di semplificazione e taglio delle aliquote non avrà costi per lo Stato.
Il decreto-legge destina consistenti risorse per gli investimenti e per la mobilità.
In particolare: come anticipo spese per il 2008 alle FF.SS. vanno 1,03 miliardi di euro e all’ANAS 215 milioni.
Per quanto concerne le infrastrutture:
150 milioni di euro alle opere infrastrutturali nelle città per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia;
80 milioni di euro per la Salerno-Reggio Calabria;
1,38 miliardi di euro per la mobilità urbana (metro C Roma, mobilità Milano, metro Napoli, Mose Venezia e altro);
550 milioni per l’edilizia residenziale pubblica.
Il disegno di legge 2008-2010 finanzia per il triennio i capitoli “contratti pubblico impiego” (1,85 miliardi nel 2008, 650 milioni per il 2009 e altrettanti per il 2010) e quello riguardante previdenza e lavoro (2,08 miliardi di euro per il 2008, 1,23 per il 2009 e 2,75 per il 2010), includendo in questo gli impegni sottoscritti con il Protocollo sul welfare, oggetto di un apposito provvedimento di prossima approvazione.
Con la riqualificazione della spesa pubblica si reperiscono risorse per 3,72 miliardi di euro nel 2008, 3,89 nel 2009, 4,05 nel 2010. Un risultato che è conseguito attraverso il miglioramento della gestione e manutenzione degli immobili pubblici, la razionalizzazione del bilancio dello Stato, minori spese per acquisti di beni e servizi e risparmi derivanti da proposte di razionalizzazione nei singoli ministeri. Il complesso delle norme tese a ridurre i cosiddetti “costi della politica” produrrà a regime un risparmio di 1 miliardo di euro, con riflessi virtuosi sul bilancio dello Stato, sul Patto di stabilità interno e sui bilanci delle società partecipate.
Il Consiglio ha inoltre approvato, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Padoa-Schioppa, un decreto legislativo che dà attuazione alla delega contenuta nella legge n. 262 del 2005 (tutela del risparmio e disciplina dei mercati finanziari) che prevede l’istituzione di una camera di conciliazione e di arbitrato, presso la CONSOB, per la risoluzione di controversie sorte fra risparmiatori ed investitori, nonché un sistema di indennizzo in favore dei medesimi ed un apposito fondo di garanzia. Il provvedimento ha ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari.
Il Consiglio, infine, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, Linda Lanzillotta, ha esaminato numerose leggi regionali a norma dell’art. 127 della Costituzione.
La seduta ha avuto termine alle ore 3,45 del 29 settembre 2007.
Comunicato stampa del Governo 29 Settembre 2007
La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri alle ore 17,15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Enrico Letta.
Hanno partecipato alla discussione i Presidenti delle Regioni a Statuto speciale: Luciano Caveri (Valle d’Aosta) e Lorenzo Dellai (Trentino Alto Adige e provincia autonoma di Trento). Per la regione Friuli Venezia Giulia ha partecipato, in rappresentanza del Presidente, l’assessore al bilancio Michela Del Piero.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, ha approvato all’unanimità l’annuale manovra finanziaria, consistente in:
Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2008:
Nota di aggiornamento del Documento di programmazione economica e finanziaria per gli anni 2008-2111;
disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato- legge finanziaria 2008;
disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2111;
un decreto-legge che reca disposizioni urgenti in materia finanziaria.
La manovra si completerà con un collegato “di sessione” previdenza-lavoro, che dà seguito al Protocollo di luglio 2007.
La manovra complessiva si sviluppa a partire dagli obiettivi raggiunti con la Finanziaria dello scorso anno e orienta le risorse pubbliche verso la crescita, l’equità sociale e la stabilità.
Punti essenziali del complesso delle misure approvate sono: una Finanziaria più snella e trasparente; l’avvio della riduzione della pressione fiscale; il riutilizzo delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale per casa, non autosufficienti, fasce deboli; la semplificazione e la riduzione dei costi fiscali per le imprese; la piena applicazione del Protocollo del 23 luglio scorso; un forte impulso alle infrastrutture, all’università e alla ricerca; la razionalizzazione e le risorse aggiuntive per la sicurezza; il sostegno alla cooperazione; la riqualificazione della spesa pubblica e la riduzione dei costi della politica.
L’azione di risanamento dei conti pubblici, che nel 2007 ha permesso di raggiungere risultati migliori delle previsioni, proseguirà nel 2008 con la progressiva riduzione del deficit e del debito.
Il rapporto deficit-PIL, che per il 2007 è del 2,4%, sarà del 2,2% nel 2008, confermando gli obiettivi di finanza pubblica sottoscritti in sede europea. Il debito pubblico, che ha ripreso a scendere nel 2007, si ridurrà progressivamente fino a portarsi sotto il 100% già nel 2010. L’avanzo primario, che nel 2006 era pressoché azzerato, nel 2007 è stato significativamente ricostituito (2,5% del PIL) e nel 2008 sarà pari al 2,6%. La pressione fiscale, rispetto al tendenziale, diminuisce.
Il Bilancio dello Stato è stato semplificato attraverso una riclassificazione per missioni e programmi che consente una sua lettura trasparente e agile.
Gli interventi approvati dal Consiglio dei Ministri si articolano in:
decreto-legge per 7,5 miliardi di euro con effetti immediati sul 2007;
disegno di legge finanziaria per gli anni 2008-2010 del valore di 11 miliardi.
Il decreto legge prevede riduzioni fiscali per 2,2 miliardi di euro e investimenti per circa 3,4 miliardi. In questo ambito, sono stati destinati 910 milioni in aiuti alla cooperazione allo sviluppo, 500 milioni di euro per l’anticipo del contratto del pubblico impiego e 150 milioni aggiuntivi per il capitolo 5 per mille.
Il disegno di legge finanziaria, la cui entità è inferiore di oltre un terzo alla manovra dello scorso anno, è interamente dedicato a equità e sviluppo, non dovendo destinare risorse alla riduzione del deficit. Le risorse sono reperite attraverso maggior gettito per 6,3 miliardi di euro e tagli di spesa per 4,6 miliardi.
Con le misure fiscali del decreto-legge si realizza l’obiettivo previsto nella Finanziaria per il 2007 di redistribuire una parte delle entrate ottenute con il recupero dell’evasione.
Questi i principali provvedimenti fiscali contenuti nel decreto-legge e nel disegno di legge:
un sostegno economico corrisposto per via fiscale ai contribuenti IRPEF per i quali l’imposta netta sia risultata uguale a zero a causa delle modeste condizioni di reddito, commisurate anche all’ampiezza dell’eventuale nucleo familiare. Il sostegno economico si tradurrà in 150 euro netti per ogni contribuente e per ciascuno dei familiari a suo carico. I lavoratori dipendenti ed i pensionati potranno ottenere queste somme attraverso il datore di lavoro o l’ente previdenziale (il sostituto di imposta) e gli altri contribuenti interessati attraverso la dichiarazione dei redditi;
sconti fiscali anche per l’abitazione, sia per i proprietari, sia per gli affittuari. Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili con un reddito individuale non superiore ai 50 mila euro annui potranno sommare all’attuale detrazione ICI di 103,29 euro un’ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello Stato centrale, pari al 30 per cento dell’aliquota base dell’Ici. Compresa la detrazione già in vigore, lo sconto di imposta non potrà superare i 303,29 euro l’anno per contribuente. Per gli affittuari (con contratto di affitto registrato), lo sconto sarà di 300 euro l’anno per gli inquilini con reddito complessivo Irpef fino a 15.494 euro lordi l’anno e di 150 euro l’anno per i contribuenti con un reddito complessivo compreso tra 15.494 e 30.987 euro lordi l’anno. La detrazione non è prevista per i titolari di alloggi popolari assegnati, i quali pagano un canone già fortemente scontato. Agli affittuari a basso reddito o a coloro i quali non sono tenuti a pagare l’Irpef (tanto sono bassi i loro redditi) verranno corrisposte le stesse somme;
per i non autosufficienti sono previsti interventi pari a 200 milioni di euro;
novità e semplificazioni degli adempimenti fiscali sono previste per circa un milione di piccoli imprenditori. Per le imprese l’IRES scende di 5 punti e mezzo, dal 33 al 27,5%, a partire dal 1° gennaio 2008. Di questo taglio potranno beneficiare anche le società di persone e le ditte individuali che reinvestono gli utili in azienda. Anche l’IRAP cala significativamente, passando dal 4,25 al 3,9%. Il complesso delle misure fiscali di semplificazione e taglio delle aliquote non avrà costi per lo Stato.
Il decreto-legge destina consistenti risorse per gli investimenti e per la mobilità.
In particolare: come anticipo spese per il 2008 alle FF.SS. vanno 1,03 miliardi di euro e all’ANAS 215 milioni.
Per quanto concerne le infrastrutture:
150 milioni di euro alle opere infrastrutturali nelle città per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia;
80 milioni di euro per la Salerno-Reggio Calabria;
1,38 miliardi di euro per la mobilità urbana (metro C Roma, mobilità Milano, metro Napoli, Mose Venezia e altro);
550 milioni per l’edilizia residenziale pubblica.
Il disegno di legge 2008-2010 finanzia per il triennio i capitoli “contratti pubblico impiego” (1,85 miliardi nel 2008, 650 milioni per il 2009 e altrettanti per il 2010) e quello riguardante previdenza e lavoro (2,08 miliardi di euro per il 2008, 1,23 per il 2009 e 2,75 per il 2010), includendo in questo gli impegni sottoscritti con il Protocollo sul welfare, oggetto di un apposito provvedimento di prossima approvazione.
Con la riqualificazione della spesa pubblica si reperiscono risorse per 3,72 miliardi di euro nel 2008, 3,89 nel 2009, 4,05 nel 2010. Un risultato che è conseguito attraverso il miglioramento della gestione e manutenzione degli immobili pubblici, la razionalizzazione del bilancio dello Stato, minori spese per acquisti di beni e servizi e risparmi derivanti da proposte di razionalizzazione nei singoli ministeri. Il complesso delle norme tese a ridurre i cosiddetti “costi della politica” produrrà a regime un risparmio di 1 miliardo di euro, con riflessi virtuosi sul bilancio dello Stato, sul Patto di stabilità interno e sui bilanci delle società partecipate.
Il Consiglio ha inoltre approvato, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Padoa-Schioppa, un decreto legislativo che dà attuazione alla delega contenuta nella legge n. 262 del 2005 (tutela del risparmio e disciplina dei mercati finanziari) che prevede l’istituzione di una camera di conciliazione e di arbitrato, presso la CONSOB, per la risoluzione di controversie sorte fra risparmiatori ed investitori, nonché un sistema di indennizzo in favore dei medesimi ed un apposito fondo di garanzia. Il provvedimento ha ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari.
Il Consiglio, infine, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, Linda Lanzillotta, ha esaminato numerose leggi regionali a norma dell’art. 127 della Costituzione.
La seduta ha avuto termine alle ore 3,45 del 29 settembre 2007.
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